La visita otoneurologica è un esame preliminare che permette di inquadrare il paziente affetto da crisi vertiginose.
La visita comprende diverse fasi, il medico otorinolaringoiatra procederà inizialmente con l’anamnesi del paziente, ovvero alla raccolta e all’attenta analisi dei disturbi denunciati dal paziente così da arricchire il quadro delle informazioni necessarie a una diagnosi definitiva.
La fase diagnostica successiva consiste nell’eseguire un esame della funzionalità vestibolare con una serie di prove rivolte alla valutazione del sistema posturale e dei movimenti oculari, che potranno essere diverse da paziente a paziente in base alle problematiche denunciate.
L’esame otovestibolare è un esame non invasivo che permette di verificare la corretta funzionalità dell’organo dell’equilibrio e dell’organo acustico.
Durante l’esame il paziente viene fatto sdraiare su un lettino, indosserà degli occhiali particolari (occhiali di Frenzel) che permettono lo studio dei movimenti oculari e la ricerca del nistagmo (un movimento ritmico involontario dei globi oculari).
Il medico otorinolaringoiatra eseguirà delle manovre sul paziente finalizzate all’osservazione dei movimenti oculari e posturali generando a volte la sensazione di vertigine. In base alla posizione in cui il medico osserverà la presenza di movimenti oculari, ed anche in base alla loro tipologia, sarà possibile identificare la causa a monte che provoca vertigini.
In caso di necessità sarà il medico a valutare se effettuare ulteriori approfondimenti diagnostici.
La visita otoneurologica ha una durata di 20/30 minuti circa, non richiede una preparazione specifica, è consigliabile però portare con se eventuale documentazione clinica precedente riguardante il problema e un promemoria in cui sono indicati tutti i farmaci che sta assumendo. E’ altesì consigliato presentarsi a digiuno all’esame perchè può provocare la ricomparsa momentanea della vertigine.