La risonanza magnetica è una tecnica diagnostica che, utilizzando campi magnetici, fornisce immagini dettagliate del corpo, senza esporre il paziente a nessun tipo di radiazione ionizzante.
La risonanza magnetica viene utilizzata per diagnosticare e valutare l’evolversi di tantissime patologie perché permette di osservare gli organi interni, lo scheletro e le articolazioni.

Per effettuare la risonanza magnetica, il paziente dovrà sdraiarsi sul lettino, rimanendo immobile per tutta la durata dell’esame, il lettino verrà fatto avanzare all’interno del macchinario fino a posizionarlo tra i poli del magnete e si inizierà l’esame.

Si tratta di un esame non doloroso che può durare dai 20 ai 60 minuti, a seconda della zona da esaminare, le uniche sensazioni di fastidio possono essere causate dal forte rumore generato dal macchinario e dalla sensazione di claustrofobia. Non è richiesta una preparazione specifica, è però importante che il paziente rimuova qualsiasi oggetto o indumento contenente parti metalliche.

La risonanza magnetica sfrutta i campi magnetici, come se fosse una vera e propria calamita, pertanto non possono sottoporsi assolutamente a risonanza magnetica i portatori di pacemaker e defibrillatori cardiaci, chi ha all’interno del corpo alcune parti metalliche (protesi, viti, etc.), o subito interventi di cataratta.
Sarà cura del radiologo verificare la fattibilità dell’esame ed informare il paziente.
Il paziente dovrà portare con sé tutta l’eventuale documentazione clinica e radiologica in suo possesso.

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